Elezioni politiche e notte degli Oscar: 05.03.2018, la strana notte dei sogni.
Elezioni politiche e notte degli Oscar: 05.03.2018, la strana notte dei sogni.

Elezioni politiche e notte degli Oscar: 05.03.2018, la strana notte dei sogni.

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Quella appena trascorsa è stata una strana notte, in cui due fenomeni come le elezioni politiche e notte degli Oscar – che non hanno niente a che vedere l’uno con l’altro – si sono ritrovati a correre insieme approfittando del sonno di molti di noi.

Ma forse – dico forse – non è detto che sia proprio così; forse non è vero che non hanno nulla a che vedere: entrambi (elezioni politiche e notte degli Oscar) sono la parte più in vista, la punta di un iceberg di una grande fabbrica, quella dei sogni.

Sognare oggi è una delle poche cose che apparentemente ci sono rimaste a titolo gratuito, senza alcuna tassazione reale; sognamo andando al cinema e vivendo storie altrui, spesso inventate, qualche volta tratte da episodi realmente accaduti. Mentre le elezioni sono uno dei pochi momenti in cui sentiamo di poter dire cosa pensiamo di chi ci governa, con la convinzione e la speranza che le cose possano migliorare per la vita di tutti i giorni se le promesse che riceviamo vengono anche solo in parte mantenute.

Apparentemente.

Il sogno è da sempre un elemento fondamentale di qualunque delle nostre attività e da qualche tempo il termine è stato finalmente “sdoganato” anche nella nostra cultura latina (noi che tutto abbiamo visto e provato da millenni cosa vuoi che c’importi di sognare…), pur appartenendo a quella anglo-sassone.

Qui non mi stanco mai di rimarcare il fatto che – qualunque sia l’attività di cui ci occupiamo – noi siamo comunque imprenditori di noi stessi: perchè questo possa funzionare bene però, dobbiamo avere un sogno, un obiettivo chiaro e manifesto a cui dedicare le nostre energie quotidiane.

Entri in un cinema, paghi un (caro) biglietto e per un paio d’ore ti immergi in una realtà completamente diversa dalla tua: ti diverti e ridi, ti commuovi e piangi, ti ecciti e faresti a cazzotti con chiunque, ti appassioni e lo stomaco si stringe, ti spaventi aggrappandoti alla sedia o a chi hai vicino (e poco importa se lo conosci o no!).

Alla fine di questo viaggio esci con un’esperienza che spesso vorrai condividere e consigliare, perché anche altri possano sognare e vivere le stesse emozioni che anche tu hai vissuto.

Cinema.

Entri in una cabina con una matita e delle schede in mano, le guardi una per una, provi a leggere il contenuto: simboli, nomi – ma quanti ne conosci davvero?

Starai facendo la scelta giusta?

Speriamo che sia la volta buona, un po’ come al Superenalotto (e non dirmi che non ci hai pensato!).

Alla fine tracci dei segni mentre pensi “sì, dai! Ce la possiamo fare a migliorare e loro lo faranno”.

Oppure non tracci alcun segno: è una scelta e lo sai. Comunque vada, avrai vinto ma in fondo ti senti un po’ Ponzio Pilato.

O magari sei talmente incazzato che scrivi un insulto, uno scarabocchio e annulli il tuo voto. Una volta, ho fatto anch’io lo scrutatore, ho trovato una fetta di prosciutto cotto dentro una scheda e c’era una frase che la diceva lunga:”mangiatevi anche questa, tanto vi siete mangiati già tutto!”

Ovviamente la scheda venne annullata tra l’ilarità di tutti durante lo spoglio, ma certi episodi lasciano un po’ di amaro in bocca a un giovane che vuole e deve credere in un futuro migliore, e spera che questo avvenga anche grazie alla classe politica appena eletta.

Elezioni.

Sogni, speranze, desideri, obiettivi, sentenze, condivisione, lavoro di squadra.

Sognare è gratis solo se non fai altro: se vuoi realizzare i tuoi sogni devi essere disposto a pagarne il prezzo! Ecco perché dicevo “apparentemente”!

Questa notte appena trascorsa tra elezioni politiche e notte degli Oscar ha vissuto la realizzazione di sogni importanti (per un attore l’Oscar è il compimento di una carriera; per un politico le elezioni possono essere un definitivo trampolino di lancio), ma anche la fine di molti altri: attori e registi, sceneggiatori e tecnici, musicisti e scrittori rimasti a bocca asciutta a celebrare i vincitori; oppure poli ormai anacronistici, mestieranti di lunga data, imbonitori che hanno perso la magìa delle parole.

Elezioni politiche e notte degli Oscar: winners take all…

Comunque sia andata, oggi è un nuovo inizio, perché non ci si deve mai arrendere se si crede con tutte le forze che la strada sia quella giusta da percorrere.

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