Hai mai corso una maratona? Ti racconto la mia prima volta
Hai mai corso una maratona? Ti racconto la mia prima volta

Hai mai corso una maratona? Ti racconto la mia prima volta

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Correre una maratona!

E’ il sogno di molte persone: quante volte l’ho visto scritto nella lista degli obiettivi di una vita (magari durante qualche convegno o corso di formazione).

Si tratta di un obiettivo ambizioso, di quelli che fanno tremare le gambe, che richiede pianificazione, determinazione e anche una dose di sana pazzia – soprattutto per chi come me vuole realizzarlo a un’età non proprio giovane…

Ho iniziato a correre nel 2014, dopo molti anni di pallacanestro, alcuni anni di apnea e rendendomi conto che – in un modo o nell’altro – il mio corpo non sa stare fermo e cerca nuove sfide ma sempre con l’obiettivo del benessere, fisico e mentale.

Così, dopo aver corso alcune mezze maratone e un paio di 10 miglia (circa 17 km), è arrivato il momento della grande sfida: scelsi Milano, città in cui sono cresciuto e che continuo ad amare (e poi perché non ha salite impegnative… ;-))

Era il 2019, avrei corso il 5 Aprile 2020. La 20a Milano Marathon, il 5/4/’20 (per chi ama la numerologia).

Poi il buio del lockdown.

Ero pronto, davvero! Lunghi mesi di preparazione con una tabella che avevo rispettato in ogni dettaglio; tanta voglia di dimostrare a me stesso che potevo raggiungere il mio obiettivo messa forzosamente da parte non per mia colpa.

Ti lascio immaginare la frustrazione!

Dopo il primo lockdown mi arriva una mail dall’organizzazione: “vuoi mantenere l’iscrizione o preferisci che ti restituiamo la quota”?

Sai già cosa ho risposto…

Non appena è stato possibile ho rifatto la tabella e ripreso gli allenamenti, ma nel 2020 niente gare per evitare il rischio assembramenti.

Nel 2021 sembrava che si potesse correre, ma alla fine scelsero di farla solo per i professionisti.

Poi sono ricominciate le gare includendo anche gli amatori (quelli come me, ma che hanno anche passato la visita medica).

Sono stati lunghi mesi, in cui non importava allenarsi al freddo, al sole, con la pioggia, al mattino presto.

Non l’ho mai sentito come un vero sacrificio: avevo di nuovo fisso davanti a me l’obiettivo, l’immagine di me che taglio il traguardo a braccia alzate, visualizzata mille mila volte.

A chi mi diceva: “chi te lo fa fare”, ho sempre risposto: “nessuno, lo faccio per me”!

Era una sfida con me stesso che volevo vincere, non per orgoglio o per fare il cinquantenne ancora forte (anche con la pancetta…), ma per coerenza.

Se voglio aiutare gli altri a raggiungere i loro obiettivi, lo stesso devo essere in grado di fare con i miei. Pormi sempre nuove sfide serve a sentirmi coerente con la mia ragione di vita professionale.

Finalmente è giunto il giorno della gara, ero teso sì, ma determinato!

Dopo due anni di attesa

Dopo due anni di pandemia

Dopo due anni in cui ho dovuto mantenere alta la motivazione il più possibile

Quarantadue chilometri e centonovantacinque metri, tanto è lunga una maratona. Ma nel mio caso (non solo il mio) si è trattato di un viaggio durato due anni e qualche ora.

La maratona più lunga di sempre! 🙂

Ma l’ho vinta, ho terminato la corsa e con grande soddisfazione perché la testa non mi ha mai lasciato!

Permettetemelo: quello che insegno funziona! Respirazione, visualizzazione, pianificazione e molte altre …zione, se messe in pratica in modo corretto ti portano lì dove tu vuoi arrivare.

Adesso mi riposo qualche giorno, poi vediamo quale sarà la prossima sfida…

Massimiliano

3 commenti

  1. CLAUDIO GALIAZZO

    Complimenti Massimiliano.
    Io vorrei correre la Maratona di Treviso, città dove vivo e se andrà bene quella d Venezia.
    Ho cinquantaotto anni e più di giocare a calcio non ho fatto. A quindici anni ho corso la mezza con un buonissimo tempo, ma erano più di quarant’anni fa. Seguirò il tuo esempio e poi vedremo. Grazie. Claudio Galiazzo di Treviso

    1. Claudio, apprezzo molto la tua condivisione. I tuoi impegni andranno bene, vedrai. Mi permetto solo un consiglio (perché con me ha funzionato alla grande): al termine di ogni allenamento visualizzati all’arrivo della gara, mentre tagli il traguardo a braccia alzate. Ti aiuterà a costruire un mindset positivo per i momenti di maggior fatica, che inevitabilmente arrivano…

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