Consuntivi e previsioni, servono anche di questi tempi?
Consuntivi e previsioni, servono anche di questi tempi?

Consuntivi e previsioni, servono anche di questi tempi?

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Fine anno, di solito è il periodo giusto per ripensare a cos’è successo, cosa abbiamo fatto, cosa avremmo voluto fare (consuntivi) e all’anno che verrà (previsioni).
 
Peccato che il 2020 sia stato per molti un anno perso; come quando una tromba d’aria ti rovina completamente il raccolto che ti avrebbe garantito il sostentamento fino a quello successivo.
 
Qualunque programmazione è saltata.
 
Molti sono stati costretti, loro malgrado, ad alzare bandiera bianca: chi abbassando per sempre la saracinesca, chi rinunciando a praticare o seguire il suo sport preferito, chi perdendo qualcuno di molto importante.
 
Stagioni come questa si ripetono nella storia della vita umana: quando non è una guerra a colpire, arriva il virus di turno a rimescolare le carte del mazzo.
E così, come nel migliore dei knock-out pugilistici, ti ritrovi con la vita completamente ribaltata, resettata, costretta al cambiamento da regole nuove e imposte senza che le si possa controllare.
 
Le gambe improvvisamente molli e la luce che si spegne. 
Click!
 
Poi riapri gli occhi e ti ritrovi con tutti i piani saltati in aria, la programmazione fatta completamente inutile e una grave sensazione di impotenza, che fa più rabbia del fallimento stesso.
 
E proprio per tutto questo (vissuto in prima persona anche dal sottoscritto) è fondamentale che ti sieda in un posto tranquillo, carta e penna in mano.
 
Quello che segue è un “Bignami” (i famosi bigini di quando eravamo ragazzi, che contenevano dei super-riassunti delle materie d’esame per fare un ripasso veloce senza il libro di testo) che – spero – ti permetterà di fare il punto della situazione e ripartire con una programmazione coerente.
 
Hai carta e penna?  Bene, cominciamo: tira una riga che divida in due il foglio; in alto a sinistra scrivi 2020, in alto a destra scrivi 2021.
 
Sotto 2020 fai un breve elenco di cosa, secondo te, avresti potuto fare meglio (indipendentemente dal Covid);
poi fai un elenco dei tuoi successi (le cose che hai fatto accadere, che hai realizzato), in qualunque ramo della tua vita.
 
Senza commenti o giudizi: limitati ai fatti e usa tutta la sincerità che puoi perché mentire a te stesso/a non servirà.
 
Infine: scrivi i nomi di persone che preferisci lasciare andare (anche perdonandole) perché non hanno fatto in modo di renderti migliore nella tua vita.
 
poi scrivi cosa farai per fare meglio ciò che non hai fatto bene nel 2020.
 
Usa il maggior numero possibile di dettagli che ti aiutino ad avere una immagine ben chiara in testa per ogni cosa che vuoi migliorare, è importante!
 
Aggiungi poi i nomi di coloro che ti vuoi portare dietro nell’anno nuovo perché il loro contributo fa di te una persona migliore.
 
Finito? Bene!
 
Se ti fa piacere, usa i colori, disegna, rendi questo quadro piacevole alla vista, perché dovrai tenerlo bene in evidenza per i prossimi 12 mesi.
 
Qualcuno una volta ha detto che se non pianifichi, stai pianificando il tuo fallimento.
 
Lo fanno le aziende, per sapere che direzione prendere, lo fanno gli sportivi quando programmano gli obiettivi della prossima stagione, lo dobbiamo fare tutti, perché ci meritiamo di uscire da questo tunnel e potremo farlo solo con l’impegno quotidiano e la determinazione di chi sa dove sta andando.
 
Tutto questo serve oggi?
Disorientati, per non dire persi, da un evento tanto potente, siamo tentati di mandare tutto a quel paese e vivere alla giornata.
 
“Tanto non ci posso fare niente”!
 
Non cadere in questa trappola: la programmazione è FONDAMENTALE, perché una nave senza una rotta resterà sempre in balìa delle onde.
 
Ti auguro un 2021 di vero successo: desiderato, programmato, realizzato e goduto!
 
… e fammi sapere com’è andata…
 
Massimiliano
 
p.s. A volte questo processo che ti ho descritto brevemente (la programmazione del nuovo anno) risulta complicato: si fatica a mettere a fuoco cos’è andato male, oppure a stabilire cosa è davvero importante.
 
In questi casi, ti consiglio di affidarti a un Coach il cui metodo e la cui esperienza possano farti da supporto per aiutarti ad esprimere il meglio di te.
 
Io uno lo conosco… 😉

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