Ricominciare? Sempre. Ma da dove?
Ricominciare? Sempre. Ma da dove?

Ricominciare? Sempre. Ma da dove?

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Ricominciare.

La vita ci porta prima o poi a vivere esperienze che non ci piacciono, che ci fanno soffrire, magari come conseguenza di scelte professionali o affettive che poi si rivelano sbagliate.

Il mio motto di una vita è “non mollare mai!”, se tocchi il fondo, poi si fa di tutto per risalire.

Ho scoperto lungo il cammino che una delle cose che più ti aiutano a risalire è il livello delle relazioni umane che intrattieni con chi ti circonda.

Studi statistici hanno stabilito che non riusciamo ad avere un intorno di oltre 150 persone con cui interagire con costanza; certo, non con tutti allo stesso modo!

Se però con queste persone l’interazione è basata su principi e valori condivisi, come il rispetto e la libertà, allora ricominciare sarà molto più semplice perché troverai sempre qualcuno disposto ad accoglierti, a offrirti un’opportunità.

Lasciare sempre un segno positivo, un piccolo motivo per cui essere ricordati, avendo fatto anche solo un piccolo passo…

In questo meraviglioso libro trovi molti argomenti: Come trattare gli altri…

Nelle situazioni professionali contano, è evidente, anche gli interessi condivisi. Oggi però si sente sempre di più l’esigenza di fare in modo che questa condivisione non sia “questo è il tuo budget per il prossimo anno”, ma ” questa è la direzione che vuol prendere l’azienda per il prossimo anno e questi sono i nostri personali contributi da offrire per raggiungerli e queste sono le armi che tutti utilizzeremo”.

Siamo tutti su una stessa barca, ma spesso – e in Italia purtroppo ne siamo maestri – solo il timoniere e/o il capitano conoscono la direzione del viaggio; così i rematori si trovano costretti a obbedire a un tamburo che non sa nemmeno essere ritmato a dovere, anziché cantare tutti insieme un ritmo giusto per fare in modo che la barca viaggi dritta verso l’obiettivo (e magari raggiungerlo più in fretta!).

Da rematore consapevole, mi sono trovato a dover fare sforzi mal pagati, andare alla cieca, remare contro chi condivideva la mia stessa posizione. Intollerabile! Per questi motivi ho sempre scelto di scendere da quelle barche, anche se erano belle, solide e veleggiavano in mari tranquilli.

Rischiando, pagando a caro prezzo gli errori commessi, mi sono trovato a ricominciare, a volte imparando tutto da zero, a volte provando a ricostruire.

Ma è un diritto di tutti, e dobbiamo avere il coraggio di esercitarlo ogni volta che ci sentiamo scomodi in ciò che facciamo. La zona di comfort non può essere quella in cui dobbiamo gridare “non fate l’onda!”.

Ci si abitua a tutto, ma sta a noi decidere – in base all’autostima e agli obiettivi che siamo posti – se restare o ricominciare.

La vita è una ricerca costante, che non si deve mai fermare fino a che non ci si sente pienamente soddisfatti.

Ricominciare. Da dove?

A volte occorre un cambiamento radicale: geografico, di settore lavorativo, familiare.

A volte è possibile cercare all’interno dello stesso sistema una soluzione diversa, un ambiente che più si adatta al nostro carattere.

Questo è importante soprattutto a livello professionale: non perdi le tue competenze, ricominci con altri obiettivi e rinnovate energie. In fondo:

“E’ una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito […]. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio”. (Antoine de Saint-Exupéry)

Per saperne di più: Contattami

Massimiliano

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