Non pensare all’elefante è un libro che può trarre in inganno.
Mentre lo leggi devi fare una operazione di consapevolezza verso te stesso/a perché rischi di farti condizionare dalle tue opinioni.
Il mio consiglio: metti da parte le tue convinzioni politiche, di qualunque matrice siano; metti da parte il fatto che è stato scritto da un americano e per gli americani.
L’hai fatto? Bene.
Quello che resta è una serie di grande valore di suggerimenti utilissimi per rendere la tua comunicazione più efficiente ed efficace.
Questo è Non pensare all’elefante.
Poi però mettili in pratica…
Leggendolo ti rendi conto di avere sotto gli occhi un vero e proprio masterpiece per chi ama il linguaggio e sceglie di utilizzarlo per far del bene a se stesso e ai propri interlocutori.
Le parole sono uno strumento potentissimo, non lo scopro certo io; posso però dire che da anni cerco di impegnarmi a fare in modo che la mia comunicazione sia chiara e precisa.
Fraintendimenti e contraddizioni sono dietro l’angolo e caderci è cosa di un momento.
Con Non pensare all’elefante penso di aver trovato un ulteriore strumento che mi aiuti ad essere sempre corretto e chiaro in ciò che penso e che dico.
Adesso però mi procuro il libro di Frank Luntz (che sta politicamente dall’altra parte e fa lo stesso mestiere di Lakoff… ;-), così vedo anche l’altra faccia della medaglia e mi faccio un’idea ancor più chiara).
Il libro lo trovi anche qui: shorturl.at/fvLU2
Massimiliano