Fabio Volo colpisce sempre per il suo stile diretto, per non aver mai paura di raccontarsi e, allo stesso tempo, ti farti sentire così simile a lui.
“A cosa servono i desideri” è una raccolta di massime scelte dal quaderno di gioventù: uno strumento che quasi tutti abbiamo avuto, per raccontarci, per sfogarci, per nascondere segreti, per abbozzare i nostri pensieri, per raccogliere i pensieri altrui che più ci colpivano e per molto altro.
Fabio le ha tirate fuori dal cassetto, le ha riviste con gli occhi dell’uomo maturo e le ha proposte come un percorso di crescita che culmina in ben 113 domande a cui ogni lettore può dare risposta e così fare il punto della situazione e rendersi conto di quanto ha percorso della strada che lo porta a realizzare i suoi desideri.
Insomma, “A cosa servono i desideri” è un invito a una sorta di autoanalisi che non ha pretese scientifiche ma, ben più importante, vuole metterti di fronte a te stesso.
Personalmente mi sono ritrovato in molte di queste massime, ma una più di tutte: “Domani sarò ciò che oggi ho scelto di essere” di Harvey Spencer Lewis.
Io ho scelto, e tu?