Diventare imprenditore di te stesso
Diventare imprenditore di te stesso

Diventare imprenditore di te stesso

Reading Time: 3 minutes

È trascorso del tempo da quando hai seriamente iniziato a valutare la possibilità di fare un bel salto in avanti per diventare imprenditore di te stesso; sono passati anni da quando qualcuno è riuscito a farti capire che non si tratta solo di avere un piano B, ma di costruire un futuro in cui l’unica vera dipendenza è da te stesso, dalla tua preparazione, dal tuo spirito d’iniziativa.

E’ servito molto tempo per raschiar via tutte le credenze legate a una formazione e un’educazione in cui hanno prevalso idee come: “studia, prendi bei voti, trovati un buon lavoro retribuito il meglio possibile, sposati, fai un mutuo e resisti fino alla pensione…”.

Per non parlare delle abitudini: si, sono punti di riferimento, ma anche delle autentiche carogne quando ti impediscono di uscire dalla zona comoda per far qualcosa di diverso, nuovo e più stimolante.

E che dire poi dei tuoi cari? Loro che ti vogliono bene, davvero, continuamente a chiederti cosa ti è saltato in mente a voler essere imprenditore di te stesso, come se fosse un’aberrazione, una stortura degli equilibri di Madre Natura!

E poi, cosa accidenti vorrebbe dire “essere imprenditore di te stesso”? Non ti sembra una sorta di frase fatta in perfetto stile americano? Si, insomma, una di quelle cose strane, che hanno a che fare con la moda del momento, il coaching, la crescita personale, la libertà finanziaria, il liberarsi dalle catene.

Ma quali catene poi? Mica sei prigioniero di qualcuno, rinchiuso in una cella buia e frustato mentre esci a lavorare! Appunto…

Hai presente quella scena nella parte iniziale del film “Balla coi Lupi”, in cui Kevin Costner lancia al galoppo il suo cavallo proprio davanti alla trincea Sudista? Ecco, mi sono sentito così nell’ultimo periodo: un sacrificato volontario che avrebbe quasi preferito morire piuttosto che continuare a spingere per la realizzazione di un sogno non suo.

Il problema non era certo l’azienda in cui ho lavorato; no, il problema ero io. Sentivo fortemente la mancanza della creazione, del libero pensiero, del far qualcosa con le mie mani di cui sentirmi pienamente orgoglioso.

Così, neanche troppo improvvisamente, sono finalmente giunto in fondo al tunnel.

Un po’ mi ci hanno anche spinto, non lo nego. Infatti la luce improvvisa mi ha quasi abbagliato: hai presente quando ti svegli al mattino e al primo flebile tentativo di aprire gli occhi vieni colpito da una intensa luce che viene dalla finestra perché eri talmente cotto che hai dimenticato di abbassare la tapparella?

Ecco, un abbaglio che ti lascia quasi indifeso e vorresti rifugiarti sotto le coperte; richiudi improvvisamente gli occhi – è la parte “lucertolosa” del tuo cervello che te lo fa fare in modo del tutto inconsapevole – per poi riaprirli pian piano, facendo arrivare la stessa luce un po’ alla volta.

Adesso gli occhi sono bene aperti, la giornata non ha ancora deciso se sarà bella o brutta, così come la tua nuova avventura, ma chissenefrega! Il dado è tratto, le navi bruciate e non si torna indietro.

Dopo questo primo iniziale sbandamento, è ora di rimboccarsi le maniche e far vedere a te stesso che hai fatto la cosa giusta. Il sogno c’è, l’obiettivo delineato in un piano d’azione…

Consapevolezza: sei presente nel qui e adesso, con una lucidità che non ricordavi, ma anche con un mal di pancia e un’insonnia completamente nuovi rispetto alle sensazioni che “abitualmente” hai provato.

Esiste un’espressione in Psicologia: “focusing illusion”. E’ come se non stessi guardando alla realtà ma a un branco di unicorni, e sei talmente convinto di vederli da perdere il contatto con la realtà. Che sia così anche per la mia nuova avventura? Una densa nuvola di illusioni?

Provare a uscire dalla routine del 9-17, dello star fuori dalle decisioni più importanti, della sicurezza di ferie e malattia pagate è un diritto più che lecito per chiunque; trovare il coraggio di farlo è per pochi e moltissimi tra questi falliranno. Ok, adesso posso accettarlo.

Ma non andrò più a dormire senza la consapevolezza di averci provato, fino in fondo e con tutte le mie forze.

Per me questo è essere imprenditore di te stesso.

Massimiliano

[wpdevart_like_box profile_id=”100013548300925″ connections=”show” width=”300″ height=”550″ header=”small” cover_photo=”show” locale=”it_IT”]

You cannot copy content of this page