La mia giornata ideale.

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1° Maggio 2018, la data giusta per parlare della giornata ideale!

Molte volte ho letto e sentito che sarebbe davvero importante che ognuno di noi ne avesse una a cui pensare, ma non bisogna cadere nell’errore di pensare che si tratterebbe unicamente di quella che sognamo come giornata ideale, bensì di quello che facciamo ogni giorno per arrivare a ottenerla.

Seriamente: hai mai provato a pensare – e descrivere nel dettaglio – cosa vorrebbe dire per te vivere una giornata ideale? Niente Maldive, dormite fino a tardi, nuotate nel deposito di Paperon De’ Paperoni o cose simili; queste lasciamole agli immaturi che non ci/si prendono troppo sul serio, ok?

Questo blog parla di auto-imprenditorialità, quindi la domanda è: come vorresti che fosse la tua giornata tipo? Sei un imprenditore di te stesso, hai dei doveri (oltre che dei diritti) nei confronti della tua famiglia, dei tuoi colleghi di lavoro e/o dei tuoi clienti, dei tuoi fornitori (anche i servizi telefonici, internet, gas, luce, etc… sono tuoi fornitori); come li affronti ogni giorno?

Ovviamente non tutte le giornate sono uguali: alcune sono ottime, altre così-così, alcune pessime (e di solito ti fanno dimenticare in fretta quelle buone…), ma penso che dovremmo comunque ambire ad avere una sorta di giornata-tipo che già in prospettiva ci permette di alzarci dal letto di buon umore e col giusto livello di energia.

Ti propongo la mia come spunto, ma anticipo già che non è ancora così al 100%. L’obiettivo è di arrivarci entro la fine del 2019 (ecco, l’ho fatto! ho messo una data a un obiettivo e l’ho reso pubblico…).  E perché lo scrivo qui se ancora non è così? Perché mi serve, e spero possa essere uno stimolo anche per altri. Ogni step sarà motivato.

Ecco la mia giornata ideale:

Sveglia entro le ore 5.20, se aspetti prima di chiudere questa pagina perchè già ti bruciano gli occhi dal sonno, ti dico cosa succede.

Dunque – questo lo sto già facendo da mesi – a quell’ora c’è una quiete unica: d’inverno il silenzio è totale; d’estate qualche uccellino ha già cominciato a farsi sentire: ma è della quiete che ho bisogno per meditare (circa una mezz’ora) e fare un po’ di attività fisica, che comprende qualche minuto di stretching e una serie di esercizi che si chiama I Cinque Tibetani. E’ una serie che richiede concentrazione e costanza, ma se praticata regolarmente ha ottimi effetti a livello di tonicità muscolare, resistenza ed energia. Inoltre non richiede moltissimo tempo e va bene anche per chi non è disposto a uscire presto per farsi una corsa. Per concludere, qualche minuto (per adesso 2) di plank.

Più o meno adesso sono le 6.15/6.20, finita l’attività fisica e prima di fare una bella doccia mi dedico a preparare la colazione per tutta la famiglia: latte e biscotti per i ragazzi, spremuta di limone (con arance quando sono in stagione), fette biscottate con marmellata – fatta in casa – per me e mia moglie, yogourt greco e alcuni integratori (multivitaminico, vitamina C, ginkgo biloba e omega 3 per me, ma ognuno ha i suoi) per non farci mancare nulla dal punto di vista nutrizionale e affrontare la giornata con la giusta dose di energia per il nostro organismo.

Eccezione del fine settimana: i ragazzi adorano fare colazione all’inglese, o comunque “internazionale”, quindi più spazio alle uova e più in generale ad alimenti maggiormente proteici, con grande soddisfazione del sottoscritto nel vedere che crescono con le idee più chiare su come alimentarsi in modo corretto (da noi le briochine confezionate non sono mai state richieste…).

Ore 6.30. giù dalle brande! E’ ora di svegliare il resto della family, che ama riposare un po’ di più. Appena li ho chiamati mi fiondo in doccia, se tardo un solo minuto non avrò più il bagno per me per almeno un’ora!

A questo punto ho due possibilità:

     – devo andare in ufficio per il mio lavoro tradizionale. Mi butto nel traffico, ascolto della buona musica o un audio formativo e, giunto in ufficio, cerco di fare del mio meglio per i miei obiettivi personali e quelli aziendali. Ho parecchi clienti da seguire, un mercato da sviluppare e un blog tecnico che mi aiuta a qualificarmi come il riconosciuto professionista che pretendo di essere. La giornata scorre abbastanza veloce, l’ambiente di lavoro è generalmente piacevole e si riesce anche a trascorrere qualche momento di relax coi colleghi.

     – devo andare in trasferta. Di solito pianifico i miei viaggi con sufficiente anticipo e cerco di ottimizzare gli spostamenti per vedere più persone possibile. E’ la parte che più mi piace del mio lavoro: persone e posti sempre nuovi e diversi, esperienze che si incrociano di continuo, mentalità differenti. Da ognuna di queste persone approfitto per imparare qualcosa, per cercare empatia e costruire relazioni umane. Odio pensare al cliente in termini di numeri e partite Iva; certo serve, nessuno mi paga per fare PR e basta, ma con l’esperienza mi sono convinto che mantenere buone relazioni è fondamentale per poi ottenere anche delle opportunità professionali.

Dopo le 18.00 difficilmente incontro altre persone per motivi professionali (anche i miei clienti hanno una vita privata!). La giornata sembra così già volgere al termine, ma io ne ho ancora: cerco sempre di fare in modo di estendere il mio network relazionale anche sui social, ma difficilmente non ho mai incontrato di persona coloro che fanno parte delle mie reti.

Mi interessa molto sapere se posso contribuire alla crescita formativa di qualcuno tra loro che ancora non ha potuto apprendere le basi dell’auto-imprenditorialità, che cerca un’opportunità per migliorare se stesso nella sua professionalità. Sapere che posso contribuire in questo senso mi rende particolarmente orgoglioso delle scelte che ho fatto in passato e mi stimola a continuare in quel processo di apprendimento-ricerca-pratica-insegnamento-duplicazione che vorrei tanto fosse alla base del percorso di ognuno di noi.

Condividere e trasmettere principi e valori ha senso, sempre. Libertà, Famiglia, Speranza, Ricompensa. Se poi si riesce a unire anche un veicolo economico che permetta di mettere subito in pratica quanto appena appreso, tanto di guadagnato. Il tutto possibilmente condito con un sistema formativo che sia basato principalmente sulla coerenza, oltre alla professionalità.

Intorno alle 19.00/19.30, traffico e distanze permettendo, rientro finalmente a casa.

Prima di cena offro il mio aiuto ai figli, se ne hanno bisogno per qualche compito e/o alla moglie (durante il giorno ci siamo sentiti almeno due o tre volte al telefono). Tra un esercizio e una ripetizione si fa ora di cena, momento fondamentale per completare il racconto della giornata da parte di ognuno di noi.

Per chi ha figli adolescenti: non capita solo a me e mia moglie di chiedere: “com’è andata oggi?” e, per tutta risposta: “bene!”… ?

…silenzio e mascelle che masticano…

Non otterremo altre parole, lo sappiamo già; per fortuna la app della scuola ci aiuta almeno a conoscere alcuni dettagli. Ma per commenti approfonditi dovremo avere la pazienza di aspettare momenti di “apertura volontaria”.

Il dopo cena di solito è dedicato a un po’ di conversazione, alla lettura o alla scrittura: faccio il punto della situazione sulla giornata appena trascorsa, pianifico il giorno dopo, dedico del tempo ai miei blog, a imparare l’internet marketing per migliorare i miei risultati. Ne approfitto anche per sentire qualche amico o collega networker, a pianificare nuovi risultati da ottenere e sogni da realizzare.

Ore 23.30: la stanchezza inizia a farsi sentire. Il riposo è parte integrante di una vita sana e produttiva, quindi non va trascurato!

Cala il sipario anche su questa giornata: le luci si spengono, ringrazio per quanto ho ricevuto, per le esperienze che ho condiviso, per la fortuna che ho di poter fare ciò che mi piace.

So che molto presto avrò il tempo per viaggiare molto di più e verso mete più lontane: conoscere il Mondo, le sue genti e le loro culture, le meraviglie della Natura.

Cambierà così anche la mia giornata ideale, ancora una volta: ogni giorno, sotto ogni aspetto, la mia vita va di meglio in meglio.

 

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