Effetto accumulo, o dell’importanza dei piccoli passi
Effetto accumulo, o dell’importanza dei piccoli passi

Effetto accumulo, o dell’importanza dei piccoli passi

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L’effetto accumulo (compound effect in Inglese) è l’effetto che si ottiene ripetendo la stessa identica azione nel lungo periodo.

E’ un concetto molto importante e riguarda il grande potere dei piccoli progressi costanti nel tempo.

L’Enciclopedia Treccani, alla voce “Cervello e Computer” cita: Il cervello contiene circa 100 miliardi di neuroni di differenti tipi, e un numero da 10 a 50 volte maggiore di cellule gliali che assistono i neuroni nelle loro attività.

Ciascun neurone riceve impulsi per mezzo di fibre nervose denominate dendriti, elabora queste informazioni e invia segnali tramite altre fibre nervose denominate assoni.

La comunicazione fra dendriti e assoni avviene tramite le sinapsi, la cui quantità può variare da qualche migliaio a diverse decine di migliaia per ciascun neurone.

Così il numero di operazioni elementari che il cervello è in grado di fare in ogni momento è pari al numero dei neuroni per il numero delle sinapsi di ciascun neurone.

Considerando che un neurone ha in media 10.000 sinapsi, ne consegue che il numero di operazioni è circa 1015, ossia un milione di miliardi.

Se fossero metri, usciremmo dal Sistema Solare!!!

Se 1015 fossero metri. Fonte Ist. Naz. Astrofisica

Per quest’intensa attività il cervello dell’uomo consuma dieci volte più energia degli altri organi del corpo a parità di peso, ma è un consumo irrisorio (equivalente a 20-50 W), se consideriamo che un normale computer ne consumerebbe una quantità un miliardo di volte maggiore per compiere lo stesso numero di operazioni.

Per compiere tutte queste operazioni, questo organo di poco meno di 1,5 Kg di peso consuma non meno del 20% di tutte le calorie che ingeriamo con l’alimentazione.

Tuttavia, ha anche bisogno di fare “energy saving” per ottimizzare i processi e renderli il meno impegnativi possibile. Ma come fa?

Grazie al meccanismo delle abitudini!

Nel lavoro come nello sport, il successo arriva solo passando attraverso il tunnel dell’allenamento costante, della pratica e della messa a punto delle abilità che possono portare a miglioramenti considerevoli nel rendimento, quindi nell’ottenimento dei risultati programmati.

Michael Phelps (8 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008 nel nuoto) racconta di come ci siano voluti ben 12 anni di allenamenti duri, senza soste e superando non pochi ostacoli per arrivare ai successi ineguagliabili che ha ottenuto.

Abramo Lincoln ha iniziato a provare a entrare in politica all’età di 38 anni, ma solo a 60 è riuscito ad essere nominato Presidente degli Stati Uniti d’America, dopo molte delusioni anche amare.

Gianmarco Tamberi ha dovuto passare dalle forche caudine di un grave infortunio – perdendo così l’opportunità di partecipare da favorito alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 – prima di vincere l’oro a Tokyo 2020 (2021), poi l’Europeo e infine anche il Mondiale di salto in alto.

Il Potere delle Piccole Abitudini: l’importanza delle piccole abitudini quotidiane nell’applicare l’effetto accumulo ha fatto la differenza per OGNI persona che abbia raggiunto risultati di eccellenza nella vita.

Sono sempre le azioni quotidiane, anche le più piccole, sommate nel tempo, che possono portare a cambiamenti significativi. Ecco quindi 5 semplici passi da seguire per attivare l’effetto accumulo:

La procrastinazione, uno dei principali ostacoli all’effetto accumulo, si può sconfiggere grazie a motivazione + organizzazione.

Scrivimi attraverso il link CONTATTI e raccontami dei tuoi obiettivi: ti offro una prima consulenza GRATUITA per iniziare a programmarli insieme e far partire il TUO effetto accumulo.

Massimiliano

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